Sa Dom'e Farra

Via Eligio Porcu, 143, 
Quartu Sant'Elena

Ubicata nel cuore del reticolo urbano, Sa Dom’e Farra è fulcro della vita quartese ormai da secoli, prima come casa rurale, poi come museo etnografico, ora con l’esposizione multimediale dedicata a ‘is cantadoris’ e come spazio dedicato alla promozione della cultura, delle tradizioni e del patrimonio identitario cittadino.
image

Il programma degli eventi

imageNote storicheLa casa è situata all’incrocio tra due strade e presenta infatti due portali d’ingresso, uno in via Porcu e uno in via Umberto I. Entrambi a sesto leggermente ribassato, il primo rappresentava il vero e proprio accesso alla casa, che aveva una superficie totale di oltre 1000 metri quadri, compresi i loggiati. Presenta classica corte centrale, intorno alla quale si affacciano i diversi corpi di fabbrica, caratterizzati da muratura portante in terra cruda. La copertura è realizzata principalmente a due falde, con orditura primaria e secondaria in legno incannucciato. Gli ambienti principali, a forma rettangolare o quadrata, si affacciano nel loggiato.
Il Primo Museo Etnografico SardoNel 1978 Sa Dom’e Farra – che letteralmente significa ‘Casa della farina’ – fu trasformata dal fondatore Cavalier Giovanni Battista Musiu nel primo museo etnografico sardo. L’allestimento degli spazi espositivi vantava numerosi reperti della tradizione contadina e oggetti di cultura popolare, che permettevano di rappresentare una tipica casa padronale quartese. 

Divenuta simbolo identitario della comunità e testimonianza di usi, stili di vita e tradizioni della società sarda dei secoli scorsi, la struttura è passata nel 2008 nelle mani del Comune di Quartu, che l’ha trasformata in punto di riferimento per la valorizzazione del sapere degli avi e meta 
turistica.
image
image
image
image
Cultura e Tradizioni Negli anni del matrimonio la casa non aveva ancora subito nessun intervento di restauro: presentava ancora gli archi originali, i tronchi ai soffitti, i lucernari, i vecchi pavimenti, un camino incassato nel muro. E in una parete spiccava il grande quadro con l’immagine un po’ inquietante di una suora, una delle figlie del vecchio proprietario.

Gli inevitabili più recenti interventi di ristrutturazione non hanno scalfito il fascino di un tempo. Praticamente immutato su magasinu, dove sono stati raccolti tutti i vecchi attrezzi della vita contadina: da su trepuzzu a sa marra, ma anche le vecchie bilance e una rarissima carrucola di legno. All’interno della casa spiccano inoltre mobili e tessuti che ricordano gli agi e le ricchezze dei vecchi proprietari, come le antiche cassettiere e i corredi in pizzo.
image
image
image
image

Attrezzi curiosi

Casa Spiga era verosimilmente il pagliaio del complesso edilizio. Attualmente ha una superficie di circa 185 metri quadri al piano terra, più altri 50 in quello superiore. In sa lolla fanno bella mostra di sé le cementine esagonali e la bellissima copertura lignea con struttura portante in Ginepro.
image

Gioca e vinci con l'app Lollas

Partecipa a sfide e quiz sulle tue visite alle Lollas e partecipa all'estrazione finaleVAI ALL'APP