Casa Carboni-Congiu

Via Trieste, 38, 
Quartu Sant'Elena

La casa è ubicata in quella che era la via Stagno, così denominata dalla commissione per il censimento del 1871. In passato si trattava di una strada campestre che, partendo dalle Aie, conduceva sino alla strada comunale di Perdalonga, limite della zona  omonima prospiciente lo stagno di Quartu. A seguito della revisione della toponomastica successiva alla Prima Guerra Mondiale la strada è stata dedicata alla città di Trieste.
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Il programma di eventi

Casa Carboni-Congiu

imageNote storicheAcquistata dagli attuali proprietari nel 1998, la casa era un tempo in mano a Raimondo Sarritzu,  cui successe la figlia Virgigna Emilia Carolina, classe 1897, che, come testimonia un vecchio  documento, risulta proprietaria nel 1940.
Da Casa a BottegaAll’interno dell’abitazione Tzia Virginia ricavò anche il suo negozietto. In una delle stanze della casa, cui si aveva accesso dalla lolla, avviò infatti un’attività di generi alimentari. I clienti avevano accesso alla rivendita da un ingresso secondario, oggi trasformato in finestra, situato in via Principe Amedeo, cuore del rione popolarmente noto col nome di Codoleddu.
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Un viaggio nel tempo
Il portone dell’abitazione da accesso a un’ampia corte, ora sapientemente ristrutturata, nei quali si aprono diversi archi a tutto sesto. Sulla sinistra era situata l’antica cantina, nella quale ancora oggi, sala lettura della casa, la temperatura è ottimale senza l’ausilio dei moderni sistemi di climatizzazione.

Pitture MuraliNella parte destra, in fondo al giardino, la parte più antica dell’abitazione, dove oltre al negozietto erano situate anche le stanze da letto. In esse, così come nella lolla, il soffitto è ancora impreziosito dalle eleganti e originali pitture murali realizzate dall’artista quartese Andrea Puddu, con la collaborazione di Alessandro Campus.

L’abitazione fu dotata anche di secondo piano, raggiungibile anticamente solo tramite la scala esterna situata nel cortile. Ancora in tempi recenti, alla fine dello scorso secolo, nella terrazzina venivano allevati piccoli animali, in particolare galline.
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Attrezzi curiosi

Casa Spiga era verosimilmente il pagliaio del complesso edilizio. Attualmente ha una superficie di circa 185 metri quadri al piano terra, più altri 50 in quello superiore. In sa lolla fanno bella mostra di sé le cementine esagonali e la bellissima copertura lignea con struttura portante in Ginepro.
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